“25 anni fa, l’ultima giornata della visita apostolica di Giovanni Paolo II negli Stati Uniti fu davvero piena di eventi; e come previsto il Papa fece una breve sosta presso il Seminario di Santa Maria per salutare i seminaristi. Quando il Papa arrivò volle fare prima di tutto una visita a Gesù Eucarestia; e quando fu resa nota la sua intenzione, i responsabili della sicurezza controllarono subito tutta la struttura prestando particolare attenzione alla Chiesa dove il Papa sarebbe andato a pregare. Vennero utilizzati cani addestrati per localizzare le persone quando crollano gli edifici o si verificano eventi catastrofici per accertarsi che non ci fossero persone nascoste. I cani percorsero rapidamente tutta la struttura e vennero poi fatti entrare nella Chiesa.

Arrivati nella Cappella in cui era custodito il Santissimo Sacramento si fermarono e rimasero con lo sguardo fisso verso il Tabernacolo come fanno quando individuano una persona tra le macerie. Fissando il Tabernacolo annusavano, ringhiavano e si rifiutavano di uscire da quella Cappella; per loro lì dentro c’era una persona nascosta. I cani si ritirarono solo dopo aver avuto ordini dai loro responsabili. Avevano percepito la presenza di qualcuno vivo nel Tabernacolo”. 

Con un video racconto postato sulla pagina Facebook della Chiesa Madre, don Stefano Mazzarisi ha voluto esprimere la sua vicinanza e il suo pensiero per i bambini che, durante il mese di maggio, avrebbero dovuto prendere parte alla grande festa della Prima Comunione. Come i cani si sono fermati e hanno rintracciato la presenza di Gesù nel Tabernacolo, così anche noi tutti possiamo riconoscerlo e sentire che è con noi in ogni giorno della nostra vita.

L’incontro dei piccoli fedeli con il Corpo di Cristo è solo rimandato, secondo le previsioni ad ottobre: Don Stefano li invita così a prendere esempio dai quattro zampe: aspettare e riconoscerlo, in attesa di partecipare alla sua mensa.